Revolutionary Retail: Napapijri tra brand identity e in-store presentation
Oggi siamo insieme a Paolo Gattazzo, Visual Merchandising Supervisor di Napapijri per Italia, Francia e Spagna e referente per la collaborazione di Yu Retail con questo marchio: gli abbiamo chiesto di raccontarci i segreti dell’evoluzione del brand e di esprimersi sul valore cruciale della retail presentation in store.
Paolo, entriamo subito nel vivo: come si colloca oggi Napapijri sul mercato in termini di evoluzione e posizionamento rispetto ai valori del brand?
“Posso dire che sin dalla sua fondazione Napapijri si è imposto per il suo carattere innovativo e pioneristico. Era il 1987 e Napapijri già guardava al futuro, sostenendo l’espressione individuale lanciando una giacca iconica come Rainforest. Nelle ultime stagioni abbiamo intrapreso un ulteriore percorso di evoluzione, esplorando lo streetwear con la collezione The Tribe e consolidando collaborazioni con artisti contemporanei, come quella con la designer londinese Martine Rose. Pur mantenendo una forte connessione con le proprie origini attraverso design, sostenibilità e innovazione il brand sta sempre più concentrandosi su una visione futuristica e circolare per la moda, proponendo capi all’avanguardia come Infintiy, la prima giacca interamente riciclabile recentemente lanciata sul mercato. Napapijri vive al crocevia tra design, sostenibilità e innovazione e i suoi valori riflettono il suo desiderio di essere ancora il pioniere del futuro. Ne conseguono valori degni dei migliori visionari: inclusività, costante miglioramento e sognare in grande.”
Chi è il vostro target in questo momento?
“Napapijri dialoga costantemente con le generazioni che adesso stanno scrivendo il destino della moda, e del pianeta. La sua collezione streetwear The Tribe si concentra sulla Generazione Z: giovane, dinamica, attenta ai trend ma anche alle problematiche sociali. La collezione Premium Casualwear The Wonder, invece, guarda ai Millenials come ai principali motori di un cambiamento nella moda: attenti alla sostenibilità, amanti del fashion, articolati, coscienti dei propri desideri e sempre alla ricerca di brand che riflettano le loro passioni.”
Come sta cambiando in questo senso la retail presentation di Napapijri?
“Anche l’evoluzione dei nostri spazi espositivi è stata radicale, proprio perché volevamo che lo store design supportasse in toto la nostra visione del futuro. Penso per esempio alle new opening di Dubai e di Carnaby St. a Londra, dove si è enfatizzato il prodotto e rivisto il layout in chiave più confortevole, proprio al fine di ristrutturare l’esperienza di acquisto. Abbiamo riproposto capsule heritage rinnovate nei materiali; campagne vetrina improntate al concetto di sostenibilità; promo online e offline svolte in collaborazione con i nostri partner store, per dare continuità alle iniziative di marketing & sales lungo tutte le stagioni di vendita. Siamo cioè consapevoli che i social media contribuiscono alla creazione di una “Ciber tribe” di influencer ma, al contempo, che lo store è ancora un forte contesto di catching, dove Napapijri può dialogare con target diversi per attitudine ma uniti dalla passione per design, sostenibilità e innovazione.”
Supportare Napapijri ci richiede non solo un approccio comune verso gli obiettivi, ma anche una relazione sempre costruttiva e un forte orientamento al risultato.
